Ora sì che il Barletta ha dei nuovi leader. La vittoria di Matera, seconda di fila dopo il tris al Bitonto, ha avuto l’effetto di cancellare del tutto il ko di due settimane prima sul campo del Nardò e di garantire ai biancorossi di Ciro Ginestra la prima affermazione fuori casa in stagione. Contro la squadra di Gigi Panarelli i biancorossi sono scesi in campo per la prima volta senza Schelotto, fermato da un guaio muscolare nel riscaldamento, Marsili – in panchina per scelta tecnica – e Di Piazza, infortunato. Tre dei pilastri che nei piani estivi avrebbero composto l’ossatura della squadra. Eppure lo 0-1 in terra lucana ha certificato nuovi punti di riferimento sul terreno di gioco: Silvestri, guida della difesa nel 4-3-3 scelto da due partite a questa parte, Cafagna al comando delle operazioni a centrocampo e Marilungo, autore dell’assist vincente a Matera e variabile in grado di assicurare esperienza e qualità in attacco. Componenti di quella che Ginestra definisce…
Difesa blindata, sei punti in due partite, nuove consapevolezze. In una sola parola: solidità. Quella che il Barletta ha ritrovato negli ultimi 180 minuti. Il gol di Rizzo ha rappresentato la ciliegina sulla torta di una partita vissuta soffrendo e attaccando da squadra. Quella che il Barletta sembra essere diventato dopo aver sfoltito l’organico e senza patire affatto l’addio con il ds Pavarese. Fino a festeggiare la prima vittoria in trasferta in stagione.
Testa alla Gelbison, prossimo avversario che con il Barletta condivide la sesta posizione a quota 10 punti. Al Puttilli domenica alle 16 arriverà una formazione costruita per stare ai piani alti della classifica e sconfitta nell’ultimo turno di campionato dal Fasano in casa. Dal campo buone notizie per Schelotto, tornato a disposizione di Ginestra alla pari di Di Piazza, di nuovo convocabile dopo tre partite fuori dai giochi.