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Bari, De Laurentiis e la strategia del silenzio: la piazza chiede risposte

105 giorni. Da tanto perdura l’assenza del presidente del Bari Luigi De Laurentiis in conferenza stampa. L’ultima apparizione ufficiale del numero uno del club biancorosso davanti a microfoni e telecamere per un incontro convocato risale infatti al 13 luglio 2023. Alba della nuova stagione, vigilia della partenza per il ritiro a Roccaraso. Fu l’occasione per cercare di mettere da parte la cocente delusione della sconfitta nella finale di ritorno dei playoff contro il Cagliari, provando a ripartire e programmare il futuro presentando le nuove maglie e il kit gara della stagione 2023/24. In quella sede De Laurentiis rimarcò il peso specifico del ds Polito e dell’allenatore Mignani nel progetto Bari, annunciò l’arrivo di due attaccanti importanti (che si sarebbero concretizzati nei nomi di Nasti e Menez) e fissò l’obiettivo sul campo: “Quest’anno voglio portare la squadra ai playoff – furono le sue parole – quello che verrà oltre sarà un premio”. Un concetto ribadito 12 giorni dopo nel ritiro di Roccaraso, quando lo stesso De Laurentiis annunciò ai cronisti presenti – Telesveva c’era – il prolungamento del contratto di Mignani fino al 2025.


Era il 25 luglio. Esattamente tre mesi dopo, con la squadra quattordicesima e capace di totalizzare una vittoria, otto pareggi e una sconfitta nelle prime 10 uscite in campionato, il silenzio che circonda Strada Torrebella e gli uffici baresi del presidente biancorosso fa rumore. Lo stesso che si poteva avvertire nei primi 15 minuti di Bari-Modena, partita giocata sabato scorso al San Nicola e terminata 1-1 nel giorno dell’esordio di Pasquale Marino sulla panchina barese. Guardando verso la curva nord, sede storica del tifo biancorosso, non poteva passare inosservato il vuoto volutamente lasciato in avvio di partita sugli spalti dai gruppi organizzati, rimasti fuori. Al loro posto uno striscione che recitava: “SSC: vi meritereste questo!” Forma di protesta messa in atto nei confronti della società e presa di posizione più dura del tifo organizzato durante la gestione De Laurentiis a Bari. Un’azione non isolata. Già durante Bari-Cittadella del 30 agosto in curva era apparso uno striscione con su scritto “Non scherzate con la nostra fedeltà!” riferito alla campagna acquisti condotta dal club. La sensazione è che dopo due anni vissuti in ascesa, con la vittoria del campionato di C e la clamorosa promozione in B sfiorata al primo colpo, la luna di miele tra piazza e proprietà sia in fase calante. Da una parte c’è la presa di posizione di una tifoseria che chiede chiarezza ancor prima dei risultati, dall’altra la scelta societaria di lavorare in silenzio. Basterà per ricucire quello che oggi sembra uno strappo?

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