Con queste parole Taghi Rahmani intellettuale, giornalista e attivista politico iraniano oggi esiliato in Francia, a bari per l’incontro a cura del PD “La strada per la Pace – Donna vita libertà”, inizia a raccontare la storia della moglie Narges Mohammadi attivista per i diritti umani e premio Nobel per la pace 2023. Taghi Rahamani ha trascorso 5.000 giorni in carcere a seguito degli arresti per le sue critiche contro il Regime Teocratico. Reporter Senza Frontiere afferma che è il giornalista iraniano che ha trascorso più tempo imprigionato nelle carceri del regime a causa del suo lavoro. Nel 2007 Amnesty International lo ha designato prigioniero di coscienza. Dal 2011 è esiliato in Francia e continua a dar voce all’impegno e al messaggio di Narges Mohammadi, che attualmente è rinchiusa nel carcere di Evin, Teheran, a cui l’Accademia di Oslo ha assegnato Nobel per la pace 2023 “per la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran e il suo sforzo per promuovere i diritti umani e la libertà per tutti”.