In attesa di individuare nuovi protagonisti, si riparte dall’usato sicuro: sembra questo il messaggio trasmesso dal Bari con i recenti rinnovi contrattuali. Una trafila avviata con il prolungamento del contratto fino al 2026 di Francesco Vicari, uno dei migliori nella prima parte di stagione, passata per il rinnovo fino al 2025 di Raffaele Maiello – un messaggio “speciale” per il centrocampista, oggi costretto ai box da un grave infortunio al ginocchio – e proseguita con l’annuncio che ha inaugurato la settimana che porta alla sfida casalinga di sabato contro il Venezia: l’estensione del legame che lega Giacomo Ricci e il club biancorosso fino al 2025. Firma che arriva dopo le ultime buone prestazioni del terzino, decisivo a Brescia con l’assist della vittoria per Vicari e tra i più positivi nel 3-3 di Piacenza con la FeralpiSalò.
Vicari, Maiello, Ricci: tre pilastri nella squadra che l’anno scorso era arrivata a due minuti dalla Serie A, tre giocatori che conoscono bene gli elementi fondamentali per creare un gruppo che riesca anche a over performare. Non a caso, eccezion fatta per Maiello rimasto ai box dopo 20′ nella partita con il Modena, Marino ha puntato anche su di loro per costruire quello zoccolo duro che sta caratterizzando le prime uscite ufficiali del suo Bari. Lo dicono i numeri: in 11 superano i 90 minuti in campo guardando alle quattro partite contro Modena, Brescia, Ascoli e FeralpiSalò. Brenno e Vicari li hanno giocati tutti, Dorval, Diaw e Sibilli quasi. Attende maggiore spazio Achik, autore del gol del 3-3 nell’ultimo turno di campionato, lo avrà Maita – rientrato dall’infortunio che lo aveva tenuto ai box per un mese – mentre dovranno meritarselo Aramu, Morachioli e Frabotta, giocatori che non partono in prima linea con il passaggio al 3-5-2. C’è poi un gruppo di nomi che attende di dissociarsi dallo 0 accanto alla voce “minuti giocati”: da Edjouma, mai preso in considerazione da Marino, fino a Benali e Matino. Riusciranno a scalare gerarchie?
