La sua più grande impresa politica è stata quella di diventare, da “uomo di Destra”, il sindaco di una delle città più a sinistra d’Italia, la “rossa” Cerignola, definita all’epoca la “Stalingrado italiana”. Una impresa che ha scolpito per sempre nella memoria della città ofantina il nome di Salvatore Tatarella assieme ad una data: 5 dicembre 1993, il giorno in cui, da esponente dell’Movimento Sociale Italiano, ha vinto le elezioni espugnando l’inespugnabile roccaforte comunista. 30 anni dopo quello straordinario risultato viene ancora ricordato, come accaduto ieri sera, nel corso di un convegno ospitato a Palazzo di Città e dedicato alla figura di Salvatore Tatarella, scomparso nel 2017, ma rimasto nel cuore di tutti i cerignolani.
Con la vittoria elettorale di Salvatore Tatarella, prenderà il via la nuova stagione della Destra italiana, che diventerà Destra di Governo. L’impulso per l’avvio di una storica fase di rinnovamento che dall’allora Movimento Sociale Italiano, è approdata all’attuale partito di Fratelli d’Italia, passando per l’esperienza di Alleanza Nazionale.
Un’eredità politica che lega per sempre la figura Salvatore Tatarella non solo alla storia della città di Cerignola ma di tutta la Destra Italiana.
INTERVISTA:
(Fabrizio Tatarella – Fondazione Tatarella)
(Gianfranco Fini – Già Presidente di Alleanza Nazionale)
(Francesco Paolo Sisto – Viceministro della Giustizia)