L’area rimane inaccessibile e sotto sequestro: le macerie della palazzina nel centro di Barletta distrutta dieci giorni fa da una violenta esplosione provocata da una fuga di gas non sono state ancora rimosse. Tra via Curci e Vico dei Campi il tempo sembra essersi fermato a quella tragica sera del 16 giugno. La magistratura prosegue le indagini per lesioni e crollo colposi. Le condizioni dei tre feriti sono gravi ma stabili. La coppia di coniugi che abitava nella palazzina e il tecnico giunto sul posto a sostituire una bombola del gas mal funzionante sono tutti sedati nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Bari a causa delle ustioni riportate nell’esplosione. Una tragedia che ha investito in pieno anche le 15 famiglie costrette ad abbandonare le abitazioni più vicine allo stabile crollato, dichiarate provvisoriamente inagibili. Sino ad oggi sono state ospitate nelle strutture ricettive della città a spese del Comune. “Ma a partire dal primo luglio – spiega Imma Dipalma, figlia di una coppia di coniugi evacuata – dovranno trovare delle sistemazioni in affitto”.
INTERVISTA AD IMMA DIPALMA
Una soluzione che da provvisoria potrebbe diventare definitiva se, come ha prospettato il sindaco, lo stabile in cui abitano i genitori di Imma dovrà essere demolito.
INTERVISTA AD IMMA DIPALMA
Da qui l’appello di Imma, lanciato anche attraverso un post su Facebook, a non abbandonare la sua famiglia nella ricerca di una sistemazione dignitosa
INTERVISTA AD IMMA DIPALMA
Stasera torna a giocare la Nazionale Italiana di calcio, esattamente come in quella drammatica sera del 16 giugno in cui la vita di Imma e della sua famiglia è cambiata per sempre. Il momento solenne ed emozionante dell’inno di Mameli rimarrà indissolubilmente legato ad un evento traumatico e doloroso
INTERVISTA AD IMMA DIPALMA