Non si dava pace dopo aver ricevuto un provvedimento giudiziario con cui era stato disposto l’allontanamento della figlia. In preda da un momento di rabbia avrebbe tentato di accoltellare un medico del centro d’igiene mentale dove era in cura, perché lo riteneva responsabile di quel provvedimento. A Cerignola i carabinieri hanno arrestato una donna di 36 anni con l’accusa di tentato omicidio premeditato e atti persecutori. Le indagini dei militari hanno permesso di ricostruire una vicenda che sarebbe potuta finire in tragedia. Era il 6 dicembre scorso quando la donna si è recata nella struttura di igiene mentale di Cerignola, dove era seguita, per poi tentare di accoltellare il medico. L’uomo, fortunatamente, sarebbe riuscito a schivare i tentativi della donna di ferirlo con un coltello a serramanico proteggendosi con una sedia. Ma non è tutto. Sempre secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la donna avrebbe anche minacciato una guardia giurata intervenuta in soccorso del medico, per poi tentare la fuga. La 36enne è stata però bloccata dall’arrivo dei militari sul posto. Da ulteriori accertamenti, coordinati dalla Procura di Foggia, è anche emerso che l’indagata negli ultimi tre mesi si sarebbe resa responsabile anche di una serie di atti persecutori nei confronti di un assistente sociale, ritenuto anche lui – secondo la 36enne – responsabile dell’allontanamento della figlia. Ora la donna si trova in carcere.