Voto di scambio, promesse con esponenti mafiosi e droga. Maxi operazione questa mattina nel Tarantino dove la Guardia di Finanza ha arrestato 29 persone, di cui 26 finite in carcere e 3 ai domiciliari. Nel mirino delle indagini, in particolare, il comune di Statte il cui sindaco Francesco Andreoli e gli assessori Ivan Orlando e Marianna Simeone sono finiti in cella perché avrebbero accettato la promessa di un noto clan mafioso del posto di procurare voti in cambio di denaro, buoni pasto e favori al gruppo criminale che quale aveva una certa operatività anche nel territorio di Crispiano. Le elezioni amministrative di Statte si sono tenute nell’ottobre 2021. I membri nel clan coinvolti sono Davide Sudoso e Giulio Modeo. In carcere è finito anche Lucio Rocco Scalera, dirigente Amiu già coinvolto nell’inchiesta sulle parcelle d’oro e sul concorso sospetto: proprio in quest’ultimo bando Scalera avrebbe garantito a Modeo un posto all’interno della società partecipata. Per alcuni degli indagati è scattato anche il sequestro preventivo di beni del valore complessivo di circa 6,4 milioni di euro. Le indagini dei finanzieri hanno colpito la cosca stattese che già in passato era stata falciata dall’inchiesta “Feudo”: dopo gli arresti e le condanne dei boss Mimmo Bello e Carletto Mastrochicco, le redini del gruppo erano passate a Sudoso. Nell’inchiesta sono complessivamente indagate 60 persone. Sempre nell’ambito delle indagini, le fiamme gialle hanno sottoposto a sequestro ingenti quantità di sostanze stupefacenti, del tipo hashish e cocaina, somme in contanti per oltre 50 mila euro e diversi orologi Rolex di notevole valore economico. Eseguite perquisizioni locali e personali nei confronti di 30 persone.
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