È stata identificata dalle Forze dell’Ordine la ragazzina che, ad Alberobello, ha preso a calci un gatto, provocandone la morte dopo averlo fatto cadere nelle acque gelide di una fontana. A darne notizia è il Comune della Città dei Trulli che, attraverso un lungo post pubblicato sulla sua pagina Facebook, ha commentato la vicenda, che alla luce della crudeltà del gesto, è diventata di rilevanza nazionale.
L’amministrazione, informando che le autorità hanno avviato immediatamente le indagini per risalire all’identità della giovane responsabile, ha però ricordato come il compito al quale è adesso è chiamata, in quanto ente comunale, è quello intraprendere un percorso rieducativo incentrato sul rispetto e la cura degli animali.
L’episodio ha fatto molto scalpore nei giorni scorsi, a seguito della diffusione sui social di una sequenza fotografica, e di un video su Tik Tok, nella quale veniva immortalata una ragazzina nell’atto di sferrare un calcio al gattino di una colonia, di nome Grey, in una piazza nei pressi di Palazzo di Città. L’animale, dopo essere finito in una fontana, è poi morto annegato e assiderato.
Un gesto orribile, denunciato dalla titolare di un bar, che si prende cura della colonia felina. Sul caso è intervenuto anche il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che, attraverso i suoi canali social, ha chiesto di portare avanti l’iter di approvazione della legge che prevede pene più aspre per chi filma e diffonde online video inerenti l’uccisione di animali.
Nelle ore successive all’episodio, sempre sui social, sono state diffuse altre immagini con il nome e la foto in primo piano della giovane, scatenando un’ondata di insulti e minacce di morte all’indirizzo della responsabile.
Anche per questa ragione, il Comune di Alberobello ha invitato tutti a far cessare la gogna mediatica nei confronti della ragazzina, ricordando che anche la violenza verbale, alla pari di gesti orribili come quello che ha provocato la morte del povero gattino, non rappresenta un comportamento civile da parte di una comunità.