Sconfitti ma orgogliosi. Questo il risveglio dell’Audace nella settimana che segue il pesante ko nella finale promozione per la Serie D contro la Virtus Matino. La “manita” incassata al Giovanni Paolo II di Francavilla Fontana ha lasciato i segni, nelle gambe e nella mente. Il sogno di agganciare il pass per il maggior campionato dilettantistico nazionale è sfumato all’ultima curva. Carlo Vicedomini, esperto centrocampista approdato nel club alla ripresa del torneo di Eccellenza, esalta però la solidità di un gruppo che non esita nel definire solido, quasi granitico, capace di ottenere sei vittorie di fila tra regular season e playoff prima di fermarsi in finale.
Fa ancora la differenza, il centrocampista salentino nato il 25 ottobre 1985. Nel suo curriculum, oltre alla C con Teramo, Paganese, Lanciano, Crotone, Juve Stabia e Taranto, trovano posto tante piazze pregiate tra i dilettanti. Da Nardò a Manfredonia, passando per la stessa Taranto e Casarano. Fino all’ultima tappa prima di sposare la causa Audace, quella di Gravina. Oltre 350 partite giocate in carriera, nessuna intenzione di frenare il cammino. Per ragionare sul futuro, però, c’è tempo.
La porta per l’Audace resta aperta ma di certo c’è che a pesare nelle prossime scelte di Vicedomini, più del blasone di piazze e squadre, sarà la serietà del progetto che gli sarà prospettato.