Due degli incendi più estesi in Puglia nel corso del 2023 hanno riguardato la provincia di Barletta Andria Trani ed in particolare Andria e Minervino. Il report è quello dei carabinieri forestali in Puglia che nel corso del 2023 hanno effettuato 3358 controlli antincendio boschivo con 499 reati perseguiti, 27 persone denunciate ed un arresto. Gli incendi boschivi dolosi sono stati 213, quelli che hanno comportato danni alle aree protette sono stati 47, mentre i roghi dolosi di vegetazione non boschiva sono stati 51. Complessivamente la superficie boschiva andata a fuoco è stata pari a 2.462 ettari (nel 2022 erano stati 1.349), il 50% della quale è stata concentrata in dieci roghi più intensi. Rispetto al 2022, gli incendi boschivi nella regione sono stati 103 in più. La provincia più colpita è stata quella di Foggia, con 119 incendi complessivi (nel 2022 erano stati 70), seguita da quelle di Taranto con 95 roghi (nel 2022 erano stati 51), di Lecce con 85 roghi (nel 2022 erano stati 92), di Bari con 56 roghi (33 nel 2022), di Barletta- Andria-Trani con 27 roghi (30 nel 2022) e di Brindisi con 7 roghi (10 nel 2022).
Tra i cinque incendi boschivi più estesi nel corso del 2023 c’è quello di contrada San Leonardo ad Andria, divampato alle 8 del mattino del 19 settembre con 356 ettari andati a fuoco. C’è poi anche quello di un fondo a Guadagnati nel territorio di Minervino, divampato alle 14.30 del 20 luglio e che mandò in fumo 359 ettari. Quello di Ruggiano a Foggia, divampato alle 12 del 25 luglio e che bruciò 573 ettari è stato l’incendio più esteso nell’anno 2023.
Nel complesso comunque i carabinieri forestali in Puglia hanno effettuato più di 77mila controlli con verifiche che hanno coinvolto più di 30mila persone e 1742 reati ambientali. Denunciate 868 persone. 3806, invece, le sanzioni amministrative per un importo di quasi quattro milioni e mezzo di euro. Fra i settori sui quali si sono concentrati i controlli ci sono il monitoraggio ambientale e la tutela della biodiversità. Attraverso il progetto Apincittà, è stato possibile installare quattro alveari nei reparti di Martina Franca, Monte Sant’Angelo, Andria e Margherita di Savoia con l’obiettivo di tutelare le api italiane, specie autoctona e in pericolo.