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Cronaca

Uccise a coltellate la figlia 16enne ed un vicino di casa: no al rito abbreviato per l’autore della “strage di Torremaggiore”

Sarà processato con rito ordinario Taulant Malaj, l’assassino reo confesso della figlia 16enne Jessica e del vicino di casa 51enne Massimo De Santis, uccisi a coltellate in quella che è diventata tristemente nota come la “strage di Torremaggiore”, avvenuta nel maggio 2023 nel comune del Foggiano.

Il Gip del Tribunale del capoluogo dauno, Francesca Mannini, ha infatti dichiarato inammissibile la richiesta di giudizio abbreviato avanzata dai legali dell’uomo. Il dibattimento partirà il prossimo 22 marzo davanti alla Corte d’Assise di Foggia. La moglie dell’assassino, Tefta Malaj, unica sopravvissuta al massacro, si è costituita parte civile. La donna, seppur gravemente ferita dalle coltellate inferte dal marito, riuscì miracolosamente a salvarsi.

La mattanza avvenne in uno stabile di via Togliatti, alla periferia di Torremaggiore, nella notte tra il 6 e 7 maggio dello scorso anno. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, Malaj, panettiere di origini albanesi, uccise prima il vicino di casa, titolare di un bar, colpendolo mortalmente alla gola mentre si trovava nell’androne del palazzo. Poi entrò in casa sua, avventandosi contro la moglie. La figlia della coppia, Jessica di 16 anni, intervenne nel tentativo di difendere la madre, venendo a sua volta colpita a morte dalle coltellate sferrate dal padre. In casa, al momento del duplice omicidio, c’era anche il figlio più piccolo della coppia, un bambino di soli 5 anni, che ha assistito terrorizzato a quelle scene da film dell’orrore.

Alla base del terribile massacro, la convinzione, da parte dell’assassino, che la moglie avesse una relazione con il vicino di casa.

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