Da Catanzaro il Bari ha fatto rientro in Puglia senza punti in tasca, stesso film alla voce “risultati” visto nel weekend precedente a Bolzano, ma con la consapevolezza di una prestazione di tutt’altra pasta rispetto a quella vista al Druso e di un nuovo abito tattico, destinato probabilmente a farsi indossare da Di Cesare e compagni anche nelle prossime partite. Il 3-5-2. Varato da Beppe Iachini con ben sei novità rispetto alla squadra sconfitta senza reagire dal Südtirol. Il capitano al rientro in difesa, Pucino e Ricci in fascia, Lulic in mezzo al campo e la coppia Nasti-Menez in attacco. Nel corso della partita c’è stato poi spazio per Dorval, Puscas, Edjouma e il redivivo Morachioli. L’allenatore promuove la prestazione maturata con il nuovo modulo, soprattutto per la mole di occasioni create.
Sullo sfondo resta però un dato sconfortante: quella del Ceravolo è stata la nona partita di campionato chiusa dal Bari su 27 giocate senza segnare. Un terzo del totale. Solo lo Spezia, prossimo avversario domenica al San Nicola, ha fatto meno gol di Nasti e soci: 25. Nella poco onorevole classifica della produzione offensiva del campionato i biancorossi condividono la penultima posizione con Lecco, Ascoli e Brescia a quota 27 reti. L’anno scorso di questi tempi i gol realizzati erano 44, meglio aveva fatto solo il Frosinone. Iachini cerca di scuotere le medie cercando nuove soluzioni e guardando al di là dei singoli.
La squadra ha intanto ripreso ad allenarsi in città, a porte chiuse sul campo del San Nicola e con l’ingresso numero 8 presidiato da un mezzo del reparto mobile della Polizia di Stato. Misura di sicurezza ritenuta necessaria a causa del clima di tensione dopo la sconfitta contro il Catanzaro. Domenica sarà tempo di sfidare uno Spezia terzultimo e sconfitto in casa dalla FeralpiSalò. Il Bari lo farà senza lo squalificato Vicari. E con l’imperativo di ritrovare gol e punti per allontanare quella zona playout ora a -4.