Il dato più rilevante, parso già chiaro dopo un primo approfondimento, è che quel materiale trovato nella stazione di Trani e che ha fatto scattare l’allarme bomba altro non era che un falso ordigno. A confermarlo è il dott. Domenico Galante dell’istituto zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata, con sede a Foggia, luogo dove sono state analizzate quelle ampolle contenenti liquidi e collegate con un telefono cellulare tramite fili.
Scongiurato il pericolo esplosivo e radioattivo, l’ispezione si è poi concentrata sul rischio batteriologico. L’istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata è anche Centro di Referenza Nazionale per l’Antrace, batterio pericolosissimo per la salute dell’uomo e in passato associato al rischio terrorismo. Il referente del centro è proprio il dott. Galante.
Le indagini intanto proseguono dopo il fascicolo aperto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. Le telecamere della stazione di Trani hanno ripreso un soggetto incappucciato e con il volto coperto lasciare il beauty con all’interno il falso ordigno. Le autorità sono sulle sue tracce.