È stato condannato alla pena di 30 anni di reclusione il 40enne tranese Romano Patrizio Lomolino, riconosciuto colpevole dell’omicidio di Aldomiro Gomes, avvenuto a Trani il 18 febbraio 2007. Così hanno deciso i giudici del Tribunale di Trani, al termine del dibattimento, accogliendo la richiesta formulata dall’accusa.
La sentenza arriva dopo anni di indagini sull’efferato delitto, dai contorni rimasti a lungo poco chiari. Secondo la ricostruzione dei fatti, la notte dell’omicidio Lomolino, assieme ad un altro soggetto, si sarebbe appartato con Gomes, transessuale di origini brasiliane, a cui tentò di estorcere con le minacce una somma di denaro. Al suo rifiuto, l’assassino si sarebbe scagliato contro la vittima, aggredendola sino a provocarne la morte.
Un passato turbolento quello di Lomolino, che ha già scontato 10 anni di carcere per una rapina ad ufficio postale di Trani, risalente al marzo del 2007.
A questa condanna ne era seguita anche un’altra, in primo grado, a 9 anni di reclusione, per molestie sessuali e rapina ai danni di un trans biscegliese. L’uomo era poi tornato in libertà, nel 2018, dopo l’assoluzione della Corte d’Appello.
Infine, solo una settimana fa, il 40enne è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione “Medusa” condotta dai Carabinieri, che ha portato all’arresto di 14 persone per associazione di tipo mafioso, spaccio di droga, detenzione di armi ed estorsione.
Il difensore di Lomolino ha annunciato che presenterà ricorso in appello contro la condanna per omicidio.