Sandro Cataldo resta ai domiciliari. Il Tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare avanzata dai suoi legali. Il marito dell’ex assessore regionale ai Trasporti, Anita Maurodinoia (anche lei indagata), è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale in riferimento alle ultime amministrative di Grumo Appula, Triggiano e alle regionali del 2020. Gli avvocati Mario Malcangi e Gianlucio Smaldone avevano sostenuto che il quadro indiziario contestato dalla Procura “fosse insussistente perché mancherebbe sia l’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale sia la corruzione elettorale stessa, che se c’è, è attribuibile ad altri soggetti”. Nell’udienza dinanzi al Tribunale del Riesame di lunedì scorso, la Procura rappresentata dai pm Claudio Pinto, Savina Toscani e Roberto Rossi, ha invece indicato in Cataldo la figura centrale delle operazioni di compravendita dei voti che si sarebbero consumate nei comuni baresi. I giudici hanno condiviso la tesi accusatoria confermando la misura cautelare. Le motivazioni si conosceranno entro 45 giorni.
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