Migliorano i conti dell’istituto oncologico “Giovanni Paolo II” di Bari. È quanto emerge dai numeri del bilancio di esercizio 2023 del centro di ricerca contro i tumori, e che evidenzia una situazione finanziaria in netta crescita. Si riduce il debito, rispetto allo scorso anno, mentre si registra parallelamente un aumento considerevole di pazienti e prestazioni.
L’Istituto tumori mantiene l’equilibrio finanziario, soprattutto per l’assistenza ambulatoriale ed ospedaliera: sempre più pazienti, anche da fuori Puglia, decidono di farsi curare nella struttura barese, scegliendo visite specialistiche, esami strumentali, terapie ambulatoriali ed interventi chirurgici.
Cresce costantemente anche il settore della ricerca: nell’ultimo anno – fanno sapere dall’oncologico – sono state sottoscritte importanti collaborazioni nazionali ed internazionali, capaci di attrarre finanziamenti sempre più cospicui.
Inoltre, il cosiddetto “fattore d’impatto medio” per singolo ricercatore è cresciuto di un punto rispetto allo scorso anno, insieme al numero delle sperimentazioni cliniche avviate nel centro, che è il quarto in Italia per numero di trials clinici interventistici.
Aumentano sensibilmente anche i fondi pubblici e privati per finanziare la ricerca, grazie soprattutto alla capacità di lavorare in rete con le università e i centri di ricerca d’Italia e d’Europa.
Soddisfatto per questi numeri il direttore generale del “Giovanni Paolo II”, Alessandro Delle Donne, che sottolinea come i risultati raggiunti nel 2023, assieme a un piano di rilancio definito e concordato con la Regione, concorrono a trasformare l’istituto in un polo oncologico di rilevanza nazionale. “Finora abbiamo fatto tanto – ha commentato Delle Donne. Adesso all’aumento dell’attività assistenziale deve corrispondere un incremento del personale sanitario e l’adeguamento del tetto di spesa per l’acquisto di farmaci e presidi che, siamo convinti, la Regione ci concederà”.