“Mi servono due panzerotti”, ma il riferimento non era certo quello ad una tipicità di Minervino Murge bensì a sostanze stupefacenti. Erano alcune delle richieste che, unite ad alcuni reati predatori, hanno fatto scattare le indagini che hanno portato oggi a 14 arresti da parte dei carabinieri con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Una operazione, chiamata “Bovio”, che ha permesso di documentare e bloccare tre piazze di spaccio nel piccolo comune della BAT per un giro d’affari che prevedeva sino a 6mila euro al giorno di incasso per i tre gruppi. Le tre piazze erano proprio quella più centrale e cioè piazza Bovio (da cui prende il nome l’operazione, ma anche piazza De Deo e piazza XX Settembre conosciuta anche come piazza forbice. Per cinque di loro sono scattati gli arresti domiciliari mentre per 9 applicata la misura cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Trani. Tra questi ci sono anche i tre che ricoprivano il ruolo di coordinatori e responsabili dei 3 gruppi di spaccio, i quali, in modo particolare, si occupavano di procacciare la sostanza stupefacente, definendo in prima persona le dinamiche per la consumazione dei reati e di gestire i contatti telefonici con i vari acquirenti ai quali fornivano le indicazioni sul luogo e sulle modalità dello scambio denaro-droga. Uno scambio che avveniva con diverse modalità e con un linguaggio criptico. Spesso sono state documentate cessioni anche con uno scambio a distanza in punti prestabiliti della città. Le indagini sono partite a marzo 2022 e si sono concluse a giugno del 2023 ed ha visto impegnati i militari della stazione di Minervino con il coordinamento della compagnia di Andria sotto la direzione della procura di Trani. Gli investigatori sono partiti da alcuni reati predatori commessi nel centro murgiano che hanno permesso di ricostruire una vera e propria filiera dello spaccio. La fiorente attività, soprattutto con la vendita di cocaina, prevedeva anche una collaborazione tra i gruppi nel caso in cui fosse finita la droga. Gli acquirenti erano principalmente locali o comunque delle città limitrofe. Le investigazioni sono state supportate da intercettazioni telefoniche, riprese video, monitoraggio dei veicoli e pedinamenti. Nel corso dell’indagine inoltre, sono state arrestate 4 persone e deferite in stato di libertà altre 3 per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Sono state, inoltre, eseguite 16 segnalazioni per illeciti amministrativi a carico di altrettanti acquirenti, e sequestrati 2.225 euro, ritenuti provento di attività illecita, oltre a dosi di cocaina e hashish, materiale vario per il taglio e il confezionamento della sostanza, schede telefoniche e telefoni cellulari utilizzati per la commissione dei reati investigati.