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Bari, addio con Polito. Entro il weekend il nome del nuovo ds. Di Cesare medita il ritiro

Tre anni per stare insieme, una chiacchierata telefonica per dirsi addio. Storia di Ciro Polito e del Bari. Non ci sarà un futuro congiunto dopo tre stagioni mai povere di avvenimenti. Prima la promozione in B, poi il salto in A mancato per questione di secondi infine la salvezza ottenuta solo ai playout dopo una stagione molto travagliata. Per dividere le strade è stata sufficiente una telefonata. Sofferta per Luigi De Laurentiis, amministratore unico del Bari legato a Polito da un rapporto di profonda stima. Per fare ordine sul lavoro dell’ex portiere, legato da un altro anno di contratto ai biancorossi, ci affidiamo alle sue parole di inizio stagione.

Nella chiusura del rapporto tra Polito e il Bari hanno inciso le scelte dell’ultima annata sportiva, con tanti arrivi dal mercato che non hanno reso secondo le attese, e le tensioni accumulate fuori dal rettangolo verde, quello che il ds aveva spesso indicato come giudice supremo. Dati in contrasto con le scoperte di successo, per il campo e il portafogli, del biennio precedente: Caprile, Cheddira e Benedetti, tanto per citarne alcuni. La sensazione è che secondo la proprietà l’edizione 2023/24 del dirigente fosse ormai lontana da quello che all’alba dei playoff dell’annata sportiva precedente caricava così l’ambiente.

Ora per il club, che intanto non ha ancora rotto il silenzio post salvezza, dovrà iniziare la ricerca del sostituto con cui preparare il prossimo campionato di Serie B. Perché il restyling dell’area tecnica è uno degli elementi che andranno rivisti per cambiare passo di qui a qualche settimana. Il prediletto resta sempre Guido Angelozzi, legato ad altri tre anni di contratto al Frosinone e cercato anche dalla Salernitana. Ma tanti restano i nomi in ballo: il ticket formato da Matteo Lovisa, 28enne che ha portato la Juve Stabia dalla C alla B, e Valerio Di Cesare, capitano che potrebbe appendere le scarpe al chiodo, è gradito in particolare ad Aurelio De Laurentiis. Altri profili, da Roberto Gemmi del Cosenza a Pietro Accardi dell’Empoli fino a Simone Giacchetta della Cremonese, restano validi.

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