Con oltre 4 milioni e mezzo di dosi somministrate, poco più del 96% di quelle consegnate dal Commissario Straordinario per l’emergenza Coronavirus, la Puglia si conferma tra i primissimi posti in Italia per capacità vaccinale, un primato mantenuto fin dall’inizio della campagna anti Covid.
La conferma arriva dal report aggiornato pubblicato sul sito del Ministero della Salute, che vede la regione sul terzo gradino del podio assieme alle Marche, dietro Lombardia e Abruzzo, e con risultati superiori alla media nazionale, che viaggia intorno al 95% di somministrazioni.
Guardando alla copertura per età, emerge che ha ormai completato il ciclo vaccinale oltre il 93% degli over 80, dato che scende all’88% per la fascia 70-79 anni e al 76% per quella compresa tra 60 e 69 anni.
Le cifre si abbassano ancora per i pugliesi tra i 50 e i 59 anni (71%) e per quelli sino ai 40, i cui vaccinati ammontano al 55%. Quanto ai più giovani, numeri alla mano, ad aver completato il ciclo vaccinale è più di un over 20 su due.
Dati che fanno sorridere l’assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, che attraverso un post sulla sua pagina Facebook, attesta la bontà dei risultati pugliesi.
“Nella regione – scrive l’epidemiologo – è vaccinato, rispettivamente con una dose e due dosi, il 73 ed il 53 per cento della popolazione vaccinabile. Con i livelli di copertura attuale è possibile prevenire il 78% dei casi di ospedalizzazione”. “È un gran bel risultato – ha sottolineato Lopalco – ma non significa certo azzeramento dei ricoveri e, purtroppo, dei decessi”.
Una decisiva spinta verso la vaccinazione di massa, anche in Puglia, è arrivata certamente grazie alla scelta del Governo di rendere obbligatorio il “Green Pass”, a partire dal 6 agosto, per accedere in determinati luoghi, come ad esempio spettacoli, eventi pubblici, ristoranti al chiuso e competizioni sportive. Una decisione che, in pochi giorni, ha praticamente raddoppiato le prenotazioni per ricevere il vaccino in Puglia, dove si è registrato un aumento del 132%.
A preoccupare, tuttavia, in vista del mese di agosto, è la carenza di personale all’interno degli hub della Regione. Con le ferie di molti medici ed infermieri impegnati nella campagna, è concreto il rischio di dover chiudere alcune strutture. Per questo è già scattata la ricerca di 200 operatori sanitari, con l’obiettivo di mantenere aperti tutti i 94 hub pugliesi e non farsi trovare impreparati davanti al boom estivo di richieste di vaccinazioni.