Cronaca

Vertenza Baritech, azienda condannata a versare 10 mensilità a 50 lavoratori. Cgil e Filctem Bari: “Sentenza innovativa”

Dopo i licenziamenti comunicati a gennaio dello scorso anno, arriva la positiva conclusione a livello giudiziario del ricorso intentato da circa 50 lavoratori (degli oltre 150) della Baritech di Bari. L’azienda, infatti, è stata condannata a versare 10 mensilità ai 50 dipendenti ricorrenti. Grande soddisfazione è stata espressa dal segretario generale della Camera del Lavoro di Bari, Domenico Ficco, e dal segretario generale della Filctem Cgil metropolitana, Saverio Fraccalvieri. Assistiti legalmente dagli avvocati Enzo Augusto e Bartolo Lorusso, “gli operai si sono rivolti al Tribunale del lavoro denunciando la nullità del licenziamento e il ristoro dei danni subiti” spiegano i dirigenti del sindacato. A distanza di meno di un anno dall’inizio della causa, il Giudice del Lavoro Vincenzo Maria Tedesco, dopo una approfondita istruttoria testimoniale, “ha accolto la domanda risarcitoria avanzata dai dipendenti, liquidando in favore degli stessi un importo pari a 10 mensilità di stipendio, a titolo di danno non patrimoniale da perdita di chance”, affermano Ficco e Fraccalvieri. Infatti pur ritenendo valido e legittimo il licenziamento legato alla cessazione dell’attività, il Giudice ha accolto le tesi difensive, ravvisando la violazione da parte della società del precetto civilistico di correttezza e buona fede.
“In sostanza la Baritech, ha affermato la sentenza, ha ingiustamente ingenerato nei lavoratori l’aspettativa di una continuità occupazionale nel sito produttivo, sistematicamente frustrata in quanto è stato acclarato che la società, nonostante le continue interlocuzione con i sindacati e le istituzioni, aveva già deciso di procedere alla sola vendita del capannone, senza dipendenti”. “La sentenza è sicuramente innovativa sul piano giurisprudenziale. È stata fatta giustizia ma è solo l’inizio. La dignità, concludono Ficco e Fraccalvieri, sarà definitivamente restituita ai quei lavoratori solo quando si riuscirà a dar loro una seria prospettiva occupazionale”.

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