Emergenza rientrata a Vieste dove, nella mattinata di ieri, mercoledì 24 luglio, un incendio di vaste proporzioni è divampato nel bosco nei pressi di Baia San Felice. Dopo diverse ore, i Vigili del Fuoco, al lavoro assieme al personale dell’Arif e ai volontari della Protezione Civile, sono riusciti a domare le fiamme, anche grazie all’intervento di tre Canadair.
Il bilancio del giorno dopo parla di almeno 70 ettari di vegetazione andati completamente distrutti, mentre non si sono registrati feriti o intossicati.
Quasi certa l’origine dolosa. Il sindaco della città garganica, Giuseppe Nobiletti, ha reso noto che, già alcuni giorni fa, c’erano stati dei tentativi di appiccare il fuoco nella zona. Un intento diabolico che, purtroppo, è riuscito ieri, anche a causa del forte vento che ha alimentato le fiamme.
Rientrati in struttura quasi 600 ospiti del villaggio Baia di Campi, che erano stati evacuati per motivi precauzionali. Già dalla tarda serata di ieri, a pericolo cessato, i turisti sono stati riaccompagnati ai loro alloggi, dopo essere stati ospitati per alcune ore in altri alberghi vicini e in una palestra messa a disposizione dal Comune. Anche la strada provinciale 53 Mattinata-Vieste, chiusa temporaneamente al traffico, è stata riaperta e la circolazione è ripresa regolarmente.
Questa mattina, una squadra dei Vigili del Fuco è tornata sul posto per continuare le operazioni di bonifica dell’area ed intervenire su alcuni piccoli focolai ancora presenti ma che non destano preoccupazioni.
Intanto la Procura di Foggia ha aperto un’inchiesta per accertare l’eventuale matrice dolosa dell’incendio, divampato ad un anno di distanza da un altro devastante rogo che, il 25 luglio 2023, distrusse 250 ettari di bosco, sempre nella zona di Baia San Felice, e a 17 anni esatti dall’inferno di Peschici, che provocò la morte di tre persone.