Nel 2023 le strade pugliesi sono state teatro di 9.843 incidenti stradali con lesione, di cui 206 mortali, che hanno provocato 232 vittime di cui 166 conducenti, 45 persone trasportate, 21 pedoni e 14.918 feriti. In media, 27 incidenti con lesioni al giorno. Sono questi alcuni dei numeri riportati dal rapporto annuale sull’incidentalità stradale redatto dal Centro monitoraggio sicurezza stradale dell’Asset sulla base dei dati raccolti e trasmessi all’ISTAT. Rispetto al 2022 il numero di sinistri con morti e feriti ha registrato un +6,0%, gli incidenti mortali hanno registrato un +2,5%, il numero dei morti un +2,7% ed il numero di feriti un +4,6%. Sono stati 17 gli incidenti mortali che hanno determinato la perdita di 2 o 3 persone per evento, influenzando l’aumento della mortalità. Il maggior numero di decessi (56) è stato registrato sulle strade della Città metropolitana di Bari, seguita dalla provincia di Foggia con 50 decessi, dalla provincia di Taranto con 46 e dalla provincia di Lecce con 41. La SS 16 nell’area metropolitana di Bari è la strada statale su cui si è avuto il maggior numero di incidenti, 201 di cui 2 mortali; alta incidentalità anche sulla SS 96 con 46 sinistri (5 mortali che hanno provocato la perdita di 5 vite umane). Nella provincia di Foggia il maggior numero di incidenti è avvenuto sulla SS 16 con 63 sinistri di cui 5 mortali, seguita dalla SS 89 con 26 incidenti di cui 2 mortali. Spostandosi nella provincia di Taranto sulla SS 7 sono avvenuti 106 sinistri con 8 incidenti mortali, mentre sulla SS 694 di Lecce si sono verificati 28 incidenti di cui 2 mortali; anche nella Bat il maggior numero di incidenti si è avuto sulla SS 16 con 56 incidenti. Tra le strade provinciali, il maggior numero di incidenti è stato registrato sulla SP 231 nell’area metropolitana di Bari, con 38 incidenti (di cui 3 mortali), poi sulla SP 240 con 30 sinistri (di cui 2 mortali). Nella provincia BAT la SP 2 è stata teatro di 29 incidenti (di cui 3 mortali), nel foggiano la SP 75 ha registrato 7 incidenti di cui 3 mortali, per la provincia di Lecce si è segnalata la SP 363 con 17 incidenti di cui 1 mortale, per la provincia di Brindisi si è riscontrata alta incidentalità sulla SP 1 con 19 incidenti di cui 2 mortali. Il rapporto evidenzia come il maggior numero di incidenti si sia verificato nei mesi di giugno, luglio e agosto. L’indice di mortalità più elevato è stato registrato nel mese di dicembre con 3,3 morti ogni 100 sinistri, quello più basso, invece, a ottobre (1,3). Il giovedì è stato il giorno con il più alto numero di incidenti stradali. È la domenica il giorno della settimana con il maggior numero di decessi (49) seguito dal sabato con 40 decessi. È inoltre da rilevare che il 71,1% degli incidenti si è verificato all’interno dei centri abitati, il 28,2% fuori dall’abitato e solo lo 0,7% in autostrada. Tuttavia il più alto numero di vittime si è concentrato fuori dall’abitato (71,1%), seguono i centri urbani (27,6%) e le autostrade (1,3%). Il maggior numero di incidenti è avvenuto all’incrocio (46,5%) ma è sul rettilineo che si è registrato il maggior numero di morti (65,1%). L’eccesso di velocità, la distrazione, il mancato rispetto della distanza di sicurezza e la circolazione contromano sono state le principali circostanze presunte di incidente avvenute fuori dai centri abitati soprattutto su rettilinei mentre il mancato rispetto della precedenza e/o del segnale semaforico, la distrazione, la manovra irregolare ed il mancato rispetto dei limiti di velocità sono state le principali circostanze presunte di incidente all’interno dei centri abitati.
I conducenti coinvolti nei sinistri stradali nel territorio pugliese sono stati oltre 18mila di cui il 78,7% di sesso maschile e il 21,3% di sesso femminile. I principali responsabili di incidenti stradali sono i conducenti con più esperienza e hanno un’età compresa tra i 30 e 64 anni (circa il 60% dei conducenti). I veicoli coinvolti in incidente stradale sono stati circa 18mila di cui oltre il 60% era dotato di sistemi di sicurezza attivi e passivi obsoleti con una tecnologia, nel migliore dei casi, realizzata non prima di 10 anni dall’evento del sinistro stradale. Il 55,4% dei conducenti deceduti era alla guida di un’autovettura, il 30,1 % di un motociclo, il 5,4% di una bicicletta e il 3% di un ciclomotore. Si è registrato un conducente deceduto alla guida del monopattino elettrico. La tipologia di incidente a veicolo isolato è quella che ha registrato il maggior incremento rispetto al 2022 con un +19,9%.