Ora sì che il rischio di una fuga di gruppo da Taranto e dal Taranto si fa concreto. Effetto domino scatenato dalle dimissioni del presidente Massimo Giove, dettate dall’impossibilità, da ottobre, di utilizzare lo stadio Iacovone a causa dei lavori previsti per i Giochi del Mediterraneo 2026, con conseguente spostamento della squadra in altra sede. Un addio «con amarezza e disimpegno totale con effetto immediato» che ha lasciato il club allo sbando. Dopo il portiere Matteo Soncin, via «per motivi personali» e il centrocampista Andrea Schenetti, arrivato dal Foggia e all’addio in 48 ore senza che fosse depositato il suo contratto, in tanti, se non tutti, pensano di andare via. Una circostanza ammessa anche da Eziolino Capuano, guida tecnica dei rossoblù.
Proprio sul vulcanico allenatore originario di Salerno, sulla panchina del Taranto da settembre 2022 e legato al club da un contratto fino al 2026, si sono addensati nelle ultime ore i maggiori punti interrogativi. Che la lettera aperta dedicata da Capuano ai tifosi del Taranto non ha del tutto dissipato: «Stavo costruendo anche quest’anno una squadra simpatica – racconta in un passaggio – con calciatori che non sarebbero mai venuti a Taranto e che sono riuscito a convincere grazie soprattutto alla mia credibilità. A loro chiedo scusa alla luce degli ultimi avvenimenti. Niente e nessuno mi ha mai fatto pensare che potessero succedere alcune cose. Mi sento vittima e ostaggio di situazioni più grandi di me, che mai e poi mai mi sarei aspettato. Resto a disposizione di chi decide o deciderà». Ha scelto di non dimettersi, passaggio che gli impedirebbe di accettare un’altra panchina, ma l’addio è tutt’altro che escluso per la mancata condivisione di un progetto tecnico che lo stesso allenatore ha definito «straziante». Destinato a perdere altri pezzi. E a partire in salita: c’è una penalizzazione di sei punti in arrivo, dettata da imperizie sul pagamento dell’ultima mensilità della stagione 2023/24, riguardanti stipendi e contributi Irpef. Ai quattro punti legati a questi due fattori, si sommerà un altro -2 dovuto alla recidività del club,. Fardelli pesanti a otto giorni dall’esordio ufficiale in stagione, previsto domenica 11 agosto con il match di Coppa Italia a Benevento. Ma in queste ore il campo non è in cima all’elenco delle priorità di Taranto.