È di tre persone ferite il bilancio di una esplosione avvenuta, nella notte tra il 14 ed il 15 agosto, in una casa-vacanze a Porto Cesario, in provincia di Lecce. I feriti sono tre turisti di Gravina in Puglia: un uomo di 58 anni, la figlia di 23 ed il fidanzato della ragazza, di 24 anni. Le loro condizioni sarebbero gravi.
La deflagrazione sarebbe stata provocata da una fuga di gas, fuoriuscito da una bombola presente all’interno dell’abitazione.
In base a quanto emerso, verso l’una di notte i tre villeggianti avrebbero avvertito improvvisamente un odore acre ma, prima di rendersi conto di che cosa lo avesse provocato, sono stati investiti da una intensa fiammata. L’esplosione si è verificata al piano terra, nella prima delle quattro unità abitative che compongono una villetta di via Dei Bacini.
A riportare le conseguenze peggiori è stato l’uomo di 58 anni, con ustioni su tutto il corpo. Meno critiche le condizioni del fidanzato della figlia.
A seguito della deflagrazione, sono giunti sul posto i Vigili del Fuoco, che hanno provveduto a spegnere le fiamme generate dall’esplosione.
I tre turisti sono stati invece soccorsi dal personale del 118, che ha provveduto al loro trasferimento presso gli ospedali di Bari e Brindisi.
L’impianto a gas del bilocale è stato posto sotto sequestro, mentre l’area è stata subito messa in sicurezza. Non è stato necessario evacuare gli appartamenti vicini all’abitazione.
Pochi giorni fa, domenica 11 agosto, un episodio molto simile a quello di Porto Cesareo si era verificato a Cisternino, in provincia di Brindisi, dove un trullo è parzialmente crollato a seguito di un’esplosione, uccidendo un ingegnere edile barese di 55 anni, Nicola Salatino, e ferendo gravemente la moglie 53enne. I due stavano trascorrendo le vacanze, ospiti di una coppia di amici di Barletta. Anche in questo caso, l’incidente sarebbe stato provocato da una bombola di gas.