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Bari, storia di una sconfitta che fa riflettere: ko figlio di errori individuali e di una squadra ancora da completare

Un brusco ritorno sulla terra. Questo è stato l’esordio in campionato per il Bari 2024/25. Dopo i promettenti segnali disseminati lungo il percorso in preseason (sei le amichevoli giocate più il match di Coppa Italia a Cremona da imbattuti) da Sibilli e compagni, ecco il ko casalingo contro la Juve Stabia. Moreno Longo ha spiegato così 1-3 della notte del San Nicola, punteggio reso meno rotondo solo dall’acuto di Ricci al 94’.

Aggressività, gamba, ritmo, giuste distanze tra i reparti: sono gli ingredienti mancati al Bari, colpito due volte su calcio d’angolo. Il vantaggio di Bellich e il raddoppio di Folino sono stati figli di giocate fotocopia.

Mea culpa anche nelle parole di Ahmad Benali, scelto in coppia con Maiello nella cerniera di centrocampo.

Se non ha brillato in difesa, il Bari non è stato incisivo nemmeno in attacco. Maggiore presenza in area di rigore si è vista nel secondo tempo, con l’innesto di Novakovich.

Tanto passerà dal calciomercato. Di qui alla deadline del 30 agosto la squadra aspetta innesti di valore, almeno un titolare per reparto. Giocatori che Longo ha messo in cima alle sue richieste da qualche settimana. E venerdì sarà già tempo di tornare in campo nell’anticipo di Modena.

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