Non potranno più accedere nelle aree urbane di alcuni comuni della BAT, così come nei locali e negli esercizi pubblici, per il periodo di un anno: è l’effetto del cosiddetto “Daspo Willy”, emesso nei confronti di quattro persone, ritenute responsabili di comportamenti violenti, furti e rapine, messe a segno nelle tre città co-capoluogo della sesta provincia.
La misura di prevenzione è stata introdotta nel 2020, e deve il suo nome a Willy Monteiro Duarte, 22enne della provincia di Roma ucciso durante un brutale pestaggio.
I provvedimenti sono stati firmati dal Questore della BAT, Alfredo Fabbrocini. Destinatari sono quattro uomini, due cittadini italiani e due stranieri.
Il primo è un pregiudicato di 67 anni di Gravina in Puglia che, a fine maggio, ad Andria, si era reso protagonista di alcuni tentativi di aggressione. L’uomo, armato di bastone, aveva spaventato i passanti ed i clienti di alcuni negozi, nei pressi di Piazza Vittorio Emanuele, ricevendo una denuncia per possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
Daspo anche per un 36enne di Barletta, noto alle Forze dell’Ordine, con alle spalle diversi furti e rapine. Nel maggio scorso, era stato arrestato per aver rubato della merce in un supermercato di Trani e, una volta fermato dai poliziotti, li avrebbe presi a calci e colpiti con un oggetto contundente, tanto da costringerli a ricorrere alle cure mediche.
Stesso provvedimento per un 44enne tunisino, senza fissa dimora, responsabile della violenta aggressione ai danni di un connazionale, avvenuta al bar della stazione ferroviaria di Barletta.
Il più giovane dei quattro destinatari del “Daspo Willy” ha invece 19 anni. La sera dell’11 agosto scorso, ad Andria, al rifiuto del titolare di un bar di Piazza Porta La Barra di offrirgli da bere, il ragazzo, di nazionalità tunisina, aveva infranto un bicchiere di vetro, dando in escandescenze e mettendo in pericolo la sicurezza delle altre persone presenti nel locale. Bloccato infine dalla Polizia, il giovane aveva anche opposto resistenza agli agenti.
Nel caso in cui dovessero violare i divieti firmati dal Questore, per i quattro destinatari scatterebbe l’arresto immediato ed una multa fino a 24mila euro.