Tre soluzioni sul piatto per dirimere la querelle sulla sede dell’Istituto IPSIA “Archimede” di Andria in via Barletta. Una querelle ormai già nelle aule di tribunale e che coinvolge inevitabilmente anche i giudici della Corte dei Conti. In quel grande fabbricato di proprietà della Gesatti Immobiliare srl di Andria ci sono poco più di 220 alunni per circa 17 aule e laboratori. Il costo di fitto è di 83mila euro al mese come da contratto sottoscritto nel 2009 dall’allora Provincia di Bari. Ora però la Provincia BAT, con in testa il suo Presidente Bernardo Lodispoto, non vuole e non può più spendere quella somma e cerca soluzioni alternative che sono state discusse stamane in un tavolo tecnico con le istituzioni interessate. Non piace in realtà la proposta della Provincia BAT di trasferire le aule all’interno dell’ex sede dell’Università LUM a Trani con cui si stipulerebbe un contratto di sei anni.
La dirigente scolastica dell’IPSIA, Anna Ventafridda, ha chiesto di poter restare in via Barletta o, in alternativa, pensare ad uno spacchettamento delle aule in due altri istituti cittadini “Rosmini” e “Mariano-Fermi” fino al termine naturale della scadenza contrattuale con la Gesatti prevista per il 2023. La lettera della Dirigente Scolastica è stata posta all’attenzione dell’incontro odierno in Regione e contiene diversi elementi di criticità nel pensare, oggi, ad un trasferimento dell’intera organizzazione scolastica in altra città. Queste comunque le tre proposte sul tavolo. Dalla Provincia, il Presidente Lodispoto, fa sapere che in giornata sarà depositata una richiesta alla Gesatti Immobiliare dove l’ente vorrebbe poter restare ma a condizione che vi sia una riduzione del canone mensile proporzionato rispetto alla reale occupazione della struttura. «Dispiace solo – spiega Lodispoto – che l’amministratore unico della ditta proprietaria dell’immobile abbia dimenticato ieri di sottolineare che sono stati sei gli incontri svolti nella sede della Provincia tra le parti per cercare una soluzione che non c’è stata».
Ieri l’intervento di Gianni Attimonelli, Amministratore Unico della Gesatti, che ha voluto comunque specificare come non vi fosse nessuna procedura di sfratto e che l’intero fabbricato sia assolutamente a norma per l’istituto. Se questa soluzione non dovesse trovare le basi per esser percorsa, allora priorità assoluta allo spacchettamento dell’istituto per cui si è già detto disponibile anche il Comune di Andria che sta procedendo ad una puntuale ricognizione delle aule disponibili nei due istituti indicati anche dalla dirigente scolastica dell’IPSIA. In terza analisi c’è lo spostamento a Trani. Il tavolo tecnico ha rinviato dunque tutto al 24 agosto sempre in Regione a Bari quando bisognerà definire una delle tre possibilità in campo.