Il Pubblico ministero di Lecce, Simona Rizzo, ha chiesto la condanna a 3 anni e mezzo di reclusione per l’ex pm di Trani, Michele Ruggiero, nel processo che lo vede imputato per tre episodi di falso ideologico e materiale commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico. I fatti si riferiscono all’inchiesta Sistema Trani nata nel 2014 che portò all’arresto del vicesindaco Giuseppe Di Marzio, successivamente assolto, e del funzionario comunale Sergio De Feudis, condannato in primo grado a 9 anni e mezzo per concorso in peculato e falso. Entrambi presentarono un esposto contro il magistrato tranese. De Feudis aveva denunciato Ruggiero per i toni e le pressioni utilizzati nell’escussione di due testimoni. Ma non solo. Il magistrato, secondo l’accusa, avrebbe riassunto in maniera poco fedele il verbale di sommarie informazioni di un testimone omettendo le dichiarazioni in cui negava le dazioni di denaro in favore di De Feudis. L’altra persona ascoltata sarebbe stata invece accusata dal pm di un atteggiamento omertoso e mafioso. A Ruggiero è stata addebitata anche la violenza privata nei confronti dei testi escussi ma in questo caso è intervenuta la prescrizione. La seconda denuncia nei confronti del magistrato ricalca nella sostanza la prima: l’ex vicesindaco Di Marzio contesta la difformità tra le dichiarazioni effettivamente rese durante l’interrogatorio dal consigliere comunale Beppe Corrado e la loro trascrizione poco fedele nel verbale di sommarie informazioni testimoniali. Un fatto non da poco se le parole di Corrado sono state poi alla base della richiesta di arresto di Di Marzio. Il quale, sebbene assolto, pretende ora un risarcimento danni. La sentenza è attesa per il prossimo 29 novembre. Ruggiero, attualmente sospeso dal Csm, rientrerà in servizio come giudice civile a Torino.