Cinque avvisi di conclusione delle indagini. Sono quelli spiccati dalla Procura di Foggia a carico di altrettanti familiari di Natasha Pugliese, la giovane 22enne di Cerignola morta durante un intervento chirurgico di emergenza nella sala operatoria del reparto di Chirurgia Toracica del Policlinico Riuniti di Foggia lo scorso 4 settembre, dove era da tempo ricoverata in seguito ad un incidente avuto mente era a bordo del suo monopattino elettrico nello scorso mese di giugno. I destinatari dell’avviso sono il padre, due fratelli, la sorella ed uno zio della vittima, l’ipotesi di reato è quella di lesioni e minacce. La storia è relativa all’aggressione a medici e operatori sanitari poco dopo l’avvenuto decesso della ragazza, decesso che scatenó l’ira dei familiari sfociata nella violenta aggressione da parte di una cinquantina di persone, giunte da Cerignola, città di origine di Natasha Pugliese.Nei giorni successivi circolò un video, diventato poi virale, dei sanitari colpiti, tre dei quali riportarono fratture, contusioni e ferite. L’avviso di conclusione delle indagini riguarda uno dei due filoni dell’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Foggia, che ha già iscritto come atto dovuto nel registro degli indagati una ventina, tra medici e operatori sanitari, indagati per omicidio colposo. Si resta nel frattempo in attesa dei risultati dell’autopsia eseguita sul corpo della ragazza, esame che fornirà un quadro chiaro relativamente all’operato di medici e sanitari e alle cause della morte della 22enne.