Cronaca

Omicidio a Gravina, l’ultimo saluto ad Arcangela Turturo tra lacrime e incredulità

«Nessuna parola è quella giusta per un dolore inconsolabile». Parole di vicinanza ai familiari ma anche alla città di Gravina quelle con cui monsignor Giuseppe Russo, vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti ha celebrato le esequie per l’ultimo saluto a Maria Arcangela Turturo, la donna vittima di femminicidio nella notte del 6 ottobre scorso e per il quale è stato fermato il marito Giuseppe Lacarpia, con l’accusa di omicidio volontario premeditato. Nel provvedimento di custodia cautelare nei confronti del 65enne il gip del Tribunale di Bari Valeria Isabella Valenzi ha scritto che l’uomo avrebbe pianificato l’omicidio della moglie e lo avrebbe portato a termine agendo con crudeltà.

Tanti i presenti alle esequie nella chiesa del “Santissimo Crocifisso” e che hanno accompagnato nell’ultimo viaggio Maria Arcangela Turturro. Nelle parole del Vescovo il ricordo della donna di 60 anni in vita ed al fianco della sua famiglia anche in questo momento di profondo dolore.

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