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La nuova sfida di Panarelli si chiama Manfredonia: “Forti motivazioni, mettiamoci al lavoro”

Ha avuto coraggio, Gigi Panarelli. Ha ereditato una situazione non semplice. Ha scelto di guidare l’operazione-riscatto del Manfredonia, che nelle prime sei partite del girone H di Serie D ha ottenuto una sola vittoria e collezionato complessivamente quattro punti. Troppo pochi per una realtà che durante la scorsa estate non ha mai nascosto l’ambizione di ritagliarsi uno spazio nella parte sinistra della classifica. L’ex tecnico del Matera ha debuttato sulla panchina dei sipontini domenica scorsa nello 0-3 casalingo contro la Nocerina. C’è stato poco di suo, inutile nasconderlo. È arrivato alla vigilia della sfida con i molossi e, di fatto, non ha avuto il tempo di preparare la partita come avrebbe voluto.

Questa settimana è certamente utile a Panarelli per conoscere meglio l’organico a disposizione, arricchito con l’innesto di due fedelissimi: l’attaccante Bubas, che ha avuto già ad Andria, e il laterale 2004 Gningue, nella passata stagione con lui a Matera. C’è tanto da lavorare in questi giorni. C’è tanto da sudare, anche perché all’orizzonte c’è un trittico di impegni in otto giorni per il Manfredonia: domenica trasferta a Francavilla in Sinni, mercoledì prossimo derby al “Miramare” contro il Nardò, nel turno infrasettimanale dell’ottava giornata, e poi l’attesa sfida da ex contro la Fidelis, sempre in casa, quattro giorni dopo. La classifica dice che i sipontini dovranno per prima cosa tirarsi fuori dall’attuale situazione complicata.

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