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Chiacchiere da Bari, copertina della nona puntata: la porta avversaria non deve essere nemica

Allungare l’elenco dei rimpianti. Un esercizio che il Bari ha inconsciamente portato a termine con l’1-1 contro il Catanzaro del San Nicola. Come nei film contro Cosenza e Cremonese, la squadra di Moreno Longo è passata in vantaggio, ha sprecato sotto porta con Lasagna e Sibilli e si è vista raggiungere a 15 minuti dalla fine con Iemmello. Se più indizi fanno una prova, allora quelli disseminati lungo la strada del campionato di Serie B nelle prime nove giornate delineano una realtà: il Bari gioca bene, ha un calcio riconoscibile ma manca di freddezza davanti al portiere avversario. Ad occhio, nel rapporto tra mole di gioco e fatturato all’attivo mancano 4-6 punti alla classifica, dimensione che proietterebbe Vicari e compagni a pochi passi dal podio del campionato. Il pubblico apprezza, come gli applausi al fischio finale di venerdì sera raccontano. Trasformare quei rimpianti in motivazioni sarà l’esercizio da portare in cartella nella trasferta di La Spezia, in programma venerdì prossimo contro l’unica squadra ancora imbattuta della Serie B 2024/25.

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