Attività lavorativa sospesa in tutte le officine e le aree collegate. Commesse in calo. E futuro che ora spaventa. Scatta la cassa integrazione per tutti i dipendenti della ex Sofim di Foggia, attuale Fpt, lo stabilimento dell’area industriale di Incoronata in cui sono impiegati circa duemila lavoratori e nel quale vengono prodotti motori e propulsori per veicoli industriali. Un’area di 540 mila metri quadrati, parte integrante di Iveco, dove ora la crisi fa paura e annebbia il futuro dei lavoratori.
Il calo della produzione è già costato, nei mesi scorsi, il posto ad una novantina di lavoratori somministrati. Ora il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, motivato dalla riduzione della richiesta di motori agricoli. Ma le cose non vanno meglio nemmeno per i veicoli commerciali leggeri e la fine dell’anno si preannuncia, per lo stabilimento, all’insegna delle criticità. Proprio nei giorni scorsi la direzione aziendale comunicò ai sindacati il calendario delle sospensioni. In termini di percentuale, il calo della produzione ammonta al 13% per i motori F1 e sale al 21% per i motori F5. Sul piede di guerra la Fiom Cgil, che ha non ha sottoscritto il verbale di esame congiunto alla richiesta di cassa integrazione per il mese di ottobre.
INTERVISTA:
Gianni Palma – Segr. Gen. Cgil Foggia