La prima volta al San Nicola di Andrija Novakovich non è stata indimenticabile come magari il numero 9 del Bari avrebbe voluto. Il suo impatto dalla panchina nell’intervallo contro la Reggiana è stato deciso: in 11 minuti prima l’assist per il vantaggio di Benali, poi l’estirada valsa il raddoppio su invito da sinistra di Sibilli. La rimonta emiliana nel finale rende agrodolce un pomeriggio che poteva essere indimenticabile. Negli occhi resta la seconda gioia stagionale…
Ha esperienza a sufficienza per poter analizzare la situazione, Novakovich. Sa bene che le valutazioni devono andare oltre il risultato ma è consapevole anche dei rischi che una trafila di pareggi come quella infilata dal Bari, sei di fila, può innescare sulla classifica. I biancorossi sono in decima posizione, a -2 dai playoff e +1 sui playout.
Sangue serbo, radici negli States, Novakovich è ormai un profondo conoscitore della Serie B italiana. L’ha frequentata con Frosinone, Venezia e Lecco. A Bari è arrivato a luglio con l’intenzione di garantire un’alternativa di lusso alle scelte di Moreno Longo. Sempre in campo nei 12 turni di campionato, anche se solo quattro volte da titolare, ha dimostrato di essere all’altezza delle richieste. Ora punta a un posto nell’11 di partenza domenica pomeriggio a Salerno, dove il Bari arriverà con un insegnamento in eredità.