Da spauracchio a mano amica. In tre mesi Boris Radunovic ha convertito il suo status dalle parti del San Nicola. Fino all’estate del 2024 il suo nome era associato dalla piazza di Bari quasi esclusivamente alle parate in serie con la maglia del Cagliari nella doppia finale playoff di giugno 2023, che aveva premiato i sardi rimasti in piedi in gara-1 grazie ad almeno quattro prodigi del loro portiere. Oggi il gigante serbo è un nome amico per i colori biancorossi. Merito dei tanti interventi decisivi messi in fila da agosto ad oggi, non ultimo la gran parata su Verde della Salernitana sul punteggio di 1-0 per il Bari domenica scorsa all’Arechi, e della sicurezza che ha saputo garantire a un reparto difensivo solido, il secondo meno battuto del campionato con 11 reti. Le stesse incassate dalla capolista Pisa, dal Palermo e dal Catanzaro. Meglio ha fatto solo lo Spezia a quota 8. In copertina c’è Radunovic, capace anche di reagire all’errore con la Reggiana con personalità e spalle larghe: quelle di di chi in carriera ha giocato 120 partite in B e 14 in A con Atalanta, Avellino, Verona, Salernitana, Cagliari e Cremonese.
Dalla parte di Radunovic ci sono anche i numeri. In 14 presenze con la maglia del Bari, Coppa Italia inclusa, la sua porta è stata battuta in otto incontri è rimasta inviolata contro Sampdoria, Frosinone, Spezia e Salernitana in trasferta e con Mantova e Carrarese in casa. Tra i portieri che hanno giocato tutte le partite nel campionato di B, solo Pigliacelli del Catanzaro e Breve della Carrarese hanno avuto lo stesso rendimento. Se due indizi fanno una prova, figurarsi sei. Boris si è preso il Bari e ora vuole fare anche del clean sheet una piacevole abitudine.