E’ finita dopo circa un mese la latitanza di Dino Miucci, il 46enne di Monte Sant’Angelo sfuggito al blitz denominato “Mari e Monti” contro la mafia garganica dello scorso 15 ottobre, operazione che portò agli arresti di 39 persone ritenute parte del clan Li Bergolis. Dino Miucci è il fratello di Enzo Miucci, ritenuto dagli inquirenti l’attuale reggente del clan ed è considerato una delle figure chiave dell’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. Per chi indaga, Dino Miucci aveva poteri decisionali negli appalti e nella gestione degli affari, nonchè mandante in diverse estorsioni ai danni di imprenditori. Sfuggì alla cattura nel blitz di un mese fa: quando all’alba le forze dell’ordine bussarono alla sua porta, Dino Miucci aveva già fatto perdere le sue tracce. Si è costituito spontaneamente presso i Carabinieri del Ros di Foggia, accompagnato dai familiari e dal suo avvocato, Innocenza Starace. Una figura di spicco, considerato plenipotenziario del cosiddetto clan dei montanari, in maniera particolare nella città di Manfredonia e che nelle intercettazioni viene ribattezzato come una sorta di santo per il suo potere decisionale e per il suo ruolo attivo all’interno dell’organizzazione criminale. Da qualche ora la sua latitanza è terminata, con la sua spontanea costituzione e il conseguente arresto.