L’imprenditore Giovanni Crisanti, dopo oltre un’ora di interrogatorio davanti al gip, ha ammesso di aver pagato le tangenti ai dirigenti della Asl di Bari Nicola Sansolini e Nicola Iacobellis e alla funzionaria Connie Sciannimanico. Il 67enne barese titolare della Costruzioni Bioedili, arrestato martedì insieme ad altre nove persone, è il primo ad ammettere le mazzette e i regali fatti ai dipendenti dell’azienda sanitaria in cambio di appalti. Lo ha fatto nel primo giorni di interrogatori. L’inchiesta riguarda l’indagine delle Fiamme Gialle con 10 arresti di cui sei in carcere, tra cui Sansolini, Iacobellis e l’imprenditore Crisanti. Altre quattro persone sono finite ai domiciliari. L’imprenditore è stato incastrato dalle foto e dai video. “Ho pagato per ottenere favori – ha detto Crisanti, assistito dall’avvocato Cristian Di Giusto -. I soldi me li davano Gadaleta e Murgolo (gli altri due imprenditori finiti ai domiciliari) perché io facevo da tramite con i dirigenti Asl, in particolare Sansolini, che ho conosciuto da quando è arrivato in Asl circa sei anni fa. Con Iacobellis ci conosciamo da ragazzini. A volte ho portato soldi anche a Connie Sciannimanico”, ha detto il 67enne. La difesa dell’uomo per il momento non ha fatto richiesta di attenuazione della misura, riservandosi di presentarla per iscritto nei prossimi giorni. In mattinata Sansolini e Iacobellis si erano avvalsi della facoltà di non rispondere. Entrambi hanno chiesto di essere sentiti dalla Procura per chiarire la propria posizione. Lunedì saranno interrogati gli indagati finiti ai domiciliari.