La desertificazione, l’impoverimento dei suoli e la riduzione delle risorse idriche per usi potabili, agricoli e industriali sono solo alcune delle conseguenze più gravi del cambiamento climatico e dell’impatto umano sull’ambiente. Le fonti fossili sono tra le principali responsabili delle emissioni di gas serra che contribuiscono all’innalzamento delle temperature, con conseguenti eventi estremi come siccità, inondazioni e ondate di calore. La transizione verso fonti energetiche sostenibili come il solare, l’eolico, le biomasse e l’idroelettrico, rappresenta non solo una risposta efficace per ridurre le emissioni, ma è anche la chiave per assicurare un futuro energetico sicuro e resiliente. È quanto emerso nel corso dell’incontro organizzato da Legambiente Puglia e dal Distretto produttivo delle energie rinnovabili “La Nuova Energia”, svoltosi presso il Politecnico di Bari, durante il quale si è discusso di quelle che sono le prospettive per la strategia energetica in Puglia, con riferimento al ddl 222 del 23/10/24, relativo all’individuazione delle aree idonee per l’installazione di fonti rinnovabili.
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