Se un indizio può essere ignorato, due iniziano a costituire una coincidenza significativa. Scomodando Agatha Cristhie, le indagini sul peso specifico di Mateus Castro Da Silva sulla produzione offensiva della Fidelis Andria hanno già dei risultati consistenti. Quando l’attaccante brasiliano non è in campo – è successo due volte in campionato, domenica scorsa a Martina Franca per squalifica e alla quarta giornata, causa infortunio, nel ko casalingo del Degli Ulivi con la Virtus Francavilla – la Fidelis Andria non fa punti. Due sconfitte su due segnando soltanto su calcio di rigore al Tursi con Kragl e presentandosi raramente davanti al portiere avversario. Per questo la notizia del rientro del centravanti 27enne domenica prossima al Degli Ulivi con la Palmese – fischio d’inizio alle 15 – nel match che archivierà il girone di andata del gruppo H di Serie D e il 2024 sul campo rappresenta un’ottima notizia.
La Fidelis di Giuseppe Scaringella ha tutta l’intenzione di voler salire sulle spalle di Da Silva, che sfiora i due metri di altezza ed è l’elemento più alto in rosa, per rilanciare la corsa al primo posto ceduto di mano. Nello scorso turno di campionato. Mateus sin qui ha saputo rubare l’occhio, entrando rapidamente nel cuore dei tifosi della Fidelis, sia per la sua presenza davanti al portiere avversario (le sue sei reti in campionato sono arrivate tutte dal 6 ottobre in poi) che per la capacità di fare reparto da solo, staccarsi dalla linea difensiva e proporre sponde geniali o assist – già due quelli vincenti – per i compagni di squadra. Non vive per il gol, Da Silva, ma bucare la porta avversaria fa parte eccome del suo repertorio e delle sue abitudini. L’anno scorso, quando si è laureato re dei bomber con il Gravina con 17 reti, chiuse il girone di andata a quota 8 e con una doppietta nell’ultimo match casalingo, quello vinto per 3-1 dai murgiani il 16 dicembre 2023 con la Gelbison. Per restare in scia, gli servirà tornare al gol già domenica prossima.