Si allarga l’inchiesta della Procura di Bari sui conti correnti spiati, partita dopo i controlli su un ex dipendente di Intesa Sanpaolo, ora licenziato, il 52enne bitontino Vincenzo Coviello, impiegato nella filiale Agribusiness di Bisceglie. Il procuratore Roberto Rossi ed il procuratore aggiunto Giuseppe Maralfa, che coordinano le indagini affidate ai carabinieri, hanno infatti disposto nuove perquisizioni nei confronti di altre persone (almeno tre) che, proprio come l’ex bancario, avrebbero “sbirciato” i conti dei clienti.
Coviello finì al centro delle cronache nazionali nell’ottobre scorso: secondo l’accusa, l’uomo per oltre due anni avrebbe “dato un’occhiata” ai dati dei conti correnti di alcuni clienti della banca, tra i quali politici e personaggi noti. Nel mirino del 52enne sarebbero finiti, tra il 2022 ed il 2024, solo per citarne alcuni, la premier Giorgia Meloni e la sorella Arianna, i ministri Salvini e Crosetto, Matteo Renzi, Mario Draghi, e poi imprenditori, sportivi, cantanti e star dello spettacolo.
La magistratura barese indaga nei suoi confronti per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. Ma tra gli inquirenti prende sempre più consistenza il sospetto che l’uomo non avrebbe agito da solo ed in maniera isolata, ma che la sua attività sia riconducibile ad una vera e propria rete mirata al controllo dei movimenti bancari.
Nell’inchiesta risulta indagata anche la stessa banca per presunta violazione della legge sulla responsabilità amministrativa dell’ente. Dal canto suo, l’istituto di credito aveva aperto un procedimento disciplinare nei confronti di Coviello, culminato lo scorso 8 agosto con il licenziamento.