L’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari diventa sempre più punto di riferimento a livello internazionale. Un cittadino ucraino di 36 anni, affetto da linfoma di Hodgkin, è stato sottoposto nei giorni scorsi ad autotrapianto di cellule staminali nel reparto di ematologia. Il paziente, proveniente da Kharkiv, è arrivato a Bari lo scorso marzo, qualche settimana dopo lo scoppio della guerra. Nel reparto di ematologia, il paziente ucraino 36enne incontra una sua connazionale, Tetiana Skrypets, ematologa, ricercatrice dell’Istituto Tumori, in prima linea per l’assistenza, l’orientamento e la presa in carico dei cittadini ucraini in cura a Bari. L’Istituto Tumori di Bari ha da poco ampliato ambulatori e posti letto nell’unità operativa di ematologia che conta oggi 21 posti letto per pazienti affetti da tumori del sangue. Nell’unità trapianti è possibile eseguire, oltre ai trapianti autologhi anche i trapianti allogenici, con la reinfusione di cellule staminali ematopoeitiche da donatore, necessaria in caso di forme particolarmente aggressive di leucemie e altri tumori del sangue.
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