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Amati-Lopalco, scontro senza esclusione di colpi sul caso di Paolo Scavo

Non accennano a placarsi le polemiche tra il Consigliere regionale e Presidente della Commissione Bilancio Fabiano Amati e l’ex assessore alla Salute Pier Luigi Lopalco. L’epidemiologo, che nei giorni scorsi ha rimesso il proprio mandato da assessore nelle mani del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, avrebbe lasciato l’incarico non solo, come ha scritto nella sua lettera di dimissioni, per la stanchezza fisica e mentale a causa dei lunghi mesi di gestione della pandemia, ma anche per una netta divergenza di opinioni con il presidente Emiliano sul caso del piccolo Paolo Scavo, il bimbo affetto da atrofia muscolare spinale. Pomo della discordia, il farmaco di terapia genica Zongelsma dal costo di due milioni di euro, per il cui acquisto Emiliano era favorevole, e che invece vedeva Lopalco fortemente contrario, in quanto, a suo dire, inefficace nel trattamento dei bambini tracheostomizzati come Paolo. Secondo la ricostruzione dell’ex assessore, gli stessi medici di Boston, intervenuti in audizione con la commissione del Consiglio Regionale lo scorso agosto, ne avevano sconsigliato l’utilizzo perché nei pazienti trattati non si riscontravano miglioramenti oggettivi. Di qui, il duro attacco di Amati che, condividendo il video integrale dell’audizione, dimostra come, invece, i medici di Boston abbiano anzi parlato di una crescita dei motoneuroni e di miglioramenti nelle funzioni motorie e respiratorie in seguito alla somministrazione del farmaco contro la Sma. Secondo Amati, dunque, Lopalco, in un lungo post su Facebook, avrebbe distorto la realtà dell’audizione con i medici di Boston, strumentalizzando la vicenda del piccolo Paolo Scavo per motivare la scelta politica che l’ha portato alle dimissioni. Dichiarazioni, quelle di Lopalco, bollate da Amati come vergognose illazioni, prive di prova scientifica, decisamente incoscienti e finalizzate a una terribile strumentalizzazione. Lo scontro, c’è da starne certi, proseguirà.

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