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Ambiente, sostenibilità, riuso degli spazi invisibili, giovani: chiusa l’edizione del centenario dell’Albo degli Architetti di “Open!” nella BAT

C’è stato l’evento “Archimisti” all’interno del Castello di Bisceglie e di un luogo abbandonato divenuto invece un “bene comune” grazie ad un giardino condiviso, ma c’è stato anche l’evento a Palazzo della Marra a Barletta di Urban Green oltre alle scene metafisiche allestite nell’area verde in via Fracanzano. Ma c’è stato anche un importante convegno Ordine e dis-ordine a Canosa di Puglia negli absidi della Basilica di San Sabino e gli edifici invisibili nella mostra fotografica di Spinazzola. Il disegno alla base di altri eventi svolti ad Andria e lo spazio per i giovani e giovanissimi architetti tra Palazzo Covelli e Piazza della Repubblica a Trani. Un condensato di eventi, una quindicina nel complesso, che hanno animato il weekend nella BAT ed a cura dell’Ordine degli Architetti della BAT per l’edizione 2023 di “Open! Studi Aperti” nell’anno in cui si celebra il centenario dell’istituzione dell’Albo professionale.

«Sono veramente contento che la BAT abbia risposto in maniera notevole – spiega il Presidente dell’Ordine l’Arch. Andrea Roselli – A livello nazionale forse la nostra provincia è quella che ha risposto con più studi aperti e collettiva nei vari paesi. Nella Puglia siamo sicuramente i primi. Questo mi inorgoglisce e mi fa capire che il percorso intrapreso con questa nuova consiliatura è quello giusto».

Tanti i temi trattati e che hanno visto anche la partecipazione delle istituzioni. Obiettivo, riuscito, era quello di mostrare il volto più intimo del lavoro di architetto ma soprattutto stimolare alla riflessione su tematiche di grande impatto dall’ambiente ad una nuova visione di città, dallo spazio alla sostenibilità di scelte strategiche, per arrivare al recupero di strutture abbandonate od alla scoperta di luoghi su cui c’è ancora in corso una profonda ricerca storica.

«La cosa bella è che ci si rivolge al pubblico con dei temi – spiega ancora l’Arch. Roselli – Un rapporto diretto con la cittadinanza che fa si che vengano messe in luce tante problematiche in ogni località. La cosa bella è che con Open hanno partecipato anche le scuole. Aprirsi alle città ed alla conoscenza di tutti ed anche le scuole si avvicinano a noi».

Ma l’evento Open, arrivato al termine di una serie di eventi formativi ed informativi messi in campo dall’Ordine degli Architetti BAT, è stato fondamentale anche per dare una opportunità di visibilità anche ai giovani architetti neo laureati che spesso non hanno ancora studi personali in cui operare.  

«Questa è per noi una grande opportunità – spiegano i giovani architetti dell’ordine – abbiamo avuto questa opportunità e cerchiamo di sfruttarla al massimo. Oltre all’esposizione a Palazzo Covelli abbiamo scelto di portare direttamente in Piazza un cantiere che diviene poi studio di architettura in cui abbiamo avuto modo di raccogliere notevoli spunti da parte della cittadinanza».

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