Le bollette della luce e del gas sono passate, nel giro di un anno, da 100mila a 600mila euro al mese. Costi insostenibili in grado di uccidere qualunque attività. È così per il gruppo Caroli, a capo di una catena di strutture ricettive, che ha deciso di chiudere tutti e cinque i suoi alberghi presenti in Puglia, nel Salento.
Dai ieri gli hotel “Terra” e “Villa Lameridiana”, di Santa Maria di Leuca, e poi il “Jolì Park Hotel”, “Le Sirene” e il “Club Bellavista” di Gallipoli, per un totale di circa mille posti letto, non accettano più prenotazioni. Si limiteranno solo ad accogliere gli ospiti ai quali è già stata confermata la prenotazione. Poi chiuderanno i battenti.
Un duro colpo per l’economia turistica della regione, e dal punto di vista occupazionale, alla luce dei 275 dipendenti delle strutture, per i quali è già stata chiesta la Cassa Integrazione.
Una scelta sofferta ma inevitabile – spiegano dal gruppo Caroli – arrivata a causa dei costi spropositati ed insostenibili, che hanno completamente eroso i margini di profitto, rendendo impossibile il prosieguo dell’attività. Questo, nonostante il ricorso alle opportunità offerte dal sistema creditizio e all’implementazione di impianti fotovoltaici, la cui installazione – viene sottolineato – peraltro non è ancora stata autorizzata.
Uno schiaffo al turismo e ad un pezzo di storia del territorio salentino, considerando che il Caroli Hotels ha avviato la propria attività fin dagli anni ‘60, diventando una realtà pioneristica nel settore dell’accoglienza alberghiera.
Adesso il gruppo ha deciso di gettare la spugna ma lascia aperta una porticina di speranza, augurandosi che un ritorno alla normalità possa presto creare le condizioni per una riapertura.