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Andria: diatriba al palazzetto, politica latitante. Tra pronunce e rinvii, lo sport è in catene

Ad Andria, le strutture sportive comunali gestite dalla Polisportiva stanno diventando più teatro di litigi che luogo di sport. La settimana scorsa Carabinieri, Polizia e Polizia Locale hanno chiesto la chiusura – con tanto di catene – del palazzetto di via delle Querce.

Da allora si sono susseguite una serie di comunicazioni tra comune e realtà sportive andriesi che hanno prodotto, finora, un nulla di fatto mentre l’amministrazione di Andria guidata dalla sindaca Giovanna Bruno, che dovrebbe indicare la rotta politica, preferisce viaggiare su un’altra mappa: quella che conduce verso Bari, un seggio regionale, un futuro personale. Ed ha deciso di non decidere sulla diatriba che ha infiammato la polisportiva città di Andria, affidataria della gestione delle strutture di via Germania, via Laspecchia e Via delle Querce. In un momento in cui decidere significa scontentare qualcuno proprio quando il consenso rappresenta la stella polare.

E tuttavia bisogna ricordare che con una indennità che costa cinquemila euro al mese alla cittadinanza per ciascun assessore, intervenire con un indirizzo politico è il minimo sindacale da fornire al dirigente del settore Sarcinelli che in questi giorni è stato autore di diverse lettere e non tutte di buona fabbrica: avocando a sé la decisione sugli orari di utilizzo del palazzetto di via delle Querce aveva chiesto alle società di fornirgli i piani orari. Constata la incompatibilità delle richieste ha firmato una disposizione oraria che, pare, desse soddisfazione ad una sola parte e così l’ha ritirata nel giro di poche ore convocando la polisportiva e la Manzoni sport ad un incontro che si sarebbe dovuto tenere mercoledì mattina alle 9. Ma mentre la Manzoni ha annunciato che non avrebbe partecipato all’incontro, la polisportiva si è presentata chiedendo però che prendessero parte alla riunione i rappresentanti di tutte le società componenti la polisportiva. Pretesa che ha fatto mettere nero su bianco parole di biasimo firmate dal dirigente Sarcinelli in ulteriori comunicazioni che però non hanno fornito ancora una soluzione.

Intanto il palazzetto vive alla giornata, le realtà sportive pure, il dirigente dei settori lavori pubblici fa ormai lo scrittore mentre chi dovrebbe fornire un indirizzo politico consuma le strade tra Andria e Bari alla ricerca di un posto al sole.

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