Eseguire tutte le esumazioni possibili per trovare spazio per tutte quelle bare che sono in attesa al cimitero di Andria. L’ordine arriva dal sindaco di Andria Giovanna Bruno ed è rivolto alla San Riccardo srl, il raggruppamento temporaneo di imprese che dal 2008 gestisce il cimitero di Andria. Sono diversi i fattori che stanno rendendo sempre più difficile procedere celermente alle inumazioni, il seppellimento sotto terra sempre più richiesto dalle famiglie. L’aumento del numero di morti che la pandemia ha portato con sé è certamente un fattore. Ma come riporta l’ordinanza del sindaco Giovanna Bruno, c’è da riconoscere che le esumazioni hanno sempre più spesso esito negativo: nel senso che la mineralizzazione dei corpi che un tempo in vent’anni, per dirla in termini biblici, tornavano polvere, oggi non ri realizza e le spoglie mortali restano in gran parte integre. Ci sono anche altri elementi come il disinteresse dei parenti di disporre dei resti. Tutto ciò ha contribuito, ma non è certamente l’unica causa, a creare una sempre più lunga coda presso la camera mortuaria del cimitero. L’ordinanza non dice quanti siano i corpi in attesa di sepoltura ma si tratterebbe di un numero comunque superiore alle capacità di accoglienza delle sale mortuarie. Tanto che l’ordinanza del sindaco dà dieci giorni alla San Riccardo srl per provvedere ad eseguire tutte le inumazioni delle salme in attesa presso la camera mortuaria del Cimitero, in ragione dell’attuale situazione di emergenza, mediante l’utilizzo dell’area destinata ad inumazione secondaria identificata con il numero 7 del Piano di Lottizzazione cimiteriale.
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