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Arte, musica, sport e videogiochi: a Corato rivive Francesco Tedone, giovane vittima del disastro ferroviario

Ricordare Francesco Ludovico Tedone attraverso ciò che amava più di ogni altra cosa: giochi, videogiochi ma anche arte, musica, poesia e sport. E’ questo lo spirito che ha animato anche quest’anno l’evento “Komorevi”, tenuto alla scuola “Tattoli” di Corato, appuntamento annuale che riporta alla memoria il 17enne scomparso nel disastro ferroviario del 12 luglio 2016 tra Andria e Corato, su iniziativa della famiglia Tedone, ed in particolare della sorella di Francesco, Tiziana.

 “Komorevi” significa “luce del sole che filtra attraverso i rami degli alberi”, una luce che ancora oggi Francesco Tedone irradia sulla sua comunità, quella di Corato. Grazie a quelle sue passioni, il 17enne rivive ancora oggi.

L’iniziativa ha visto un grande coinvolgimento, tra amici di Francesco e chi lo conosciuto dopo la sua scomparsa, apprezzandone le sue passioni. Il 17enne coratino, poche settimane prima di quel drammatico scontro dei treni, era reduce da un anno vissuto in Giappone tramite Intercultura, uno dei primissimi sogni realizzati da Francesco. Secondo Corrado De Benedittis, sindaco di Corato, Francesco Tedone è stato (ed è) l’esempio dell’essere cittadini del mondo, un monito prezioso per la comunità.

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