Un luogo affascinante arricchito da artisti venuti da tutta la Puglia per esaltarne il paesaggio e caricarlo di significati oltre ogni aspettativa, in un mix culturale in cui le arti visive e performative hanno incontrato la musica ed il teatro, in un unico comune denominatore: l’Inferno di Dante. E’ stato tutto questo la seconda edizioni della residenza artistica realizzata a Ruvo di Puglia dalla Fondazione “Angelo Cesareo”, su impulso del suo presidente Nicola Cesareo. Tre giorni intensi vissuti lo scorso weekend nello splendido scenario murgiano e che ha visto una nutrita partecipazione di curiosi e appassionati dell’arte. Nell’edizione 2020, la prima, il tema scelto fu quello del silenzio, mentre quest’anno la residenza artistica è ripartita dall’inferno dantesco. Ed ecco allora “Inferno a Serra Petrullo”.
Arte assoluta protagonista, in diverse forme, capace di stimolare la riflessione. Contrada Serra Petrullo per tre giorni è stata la residenza del pensiero, del viaggio in una nuova dimensione, lontana dalla quotidianità. Merito di artisti di alto spessore giunti a Ruvo di Puglia, tutti di alto calibro.
In occasione della seconda edizione della residenza artistica, la Fondazione “Angelo Cesareo” ha inaugurato la doppia personale di Franco Cortese e Paolo Desario, intitolata “Consunzioni”, all’interno della dimora ottocentesca di Serra Petrullo. Arte nell’arte, la cui organizzazione ha richiesto massima attenzione ma soprattutto passione.