Panoramica sulla privacy
Questo sito Web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito Web. Di questi, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito Web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione.
I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Questi cookie garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito web, in modo anonimo.
I cookie sulle prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazioni chiave del sito Web che aiutano a fornire una migliore esperienza utente per i visitatori.
Gli Analytical cookies vengono utilizzati per capire come i visitatori interagiscono con il sito web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche del numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, sorgente di traffico, ecc.
I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci e campagne di marketing pertinenti. Questi cookie tracciano i visitatori sui siti Web e raccolgono informazioni per fornire annunci personalizzati.
Altri cookie non categorizzati sono quelli che vengono analizzati e non sono stati ancora classificati in una categoria.
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
Attualità

«Avevo due giorni di vita, oggi dono sorrisi ai bambini», chi è lo “Spiderman di quartiere” giunto al Bonomo

19 anni, una malattia rara ormai superata e tanta voglia, ora, di donare un sorriso in più a chi purtroppo è costretto in una stanza di ospedale.

È la storia di Francesco Pio Tarantino, giovanissimo originario di Carapelle, provincia di Foggia, conosciuto nel suo paese e sul web come lo “Spiderman di quartiere”.

Una infanzia piuttosto difficile per Francesco che in passato ha dovuto subire il primo di tanti interventi presso l’Ospedale di Foggia in seguito ad una patologia molto rara che colpisce una persona su 5000, una malformazione congenita dell’intestino inferiore che lo ha costretto, per i primi sei anni di vita, in una stanza di ospedale tra interventi e controlli. Una operazione non andata a buon fine, quella a Foggia, e per cui, poi, si è recato presso l’ospedale “Gaslini” di Genova.

«Avevo due giorni di vita quando ho dovuto subire il primo intervento all’Ospedale di Foggia, seguito di lì a poco da un secondo e poi da un terzo.  Ancora oggi, che ho 19 anni, torno spesso al Gaslini per svolgere i controlli necessari. Il ricordo dei momenti di sofferenza resta impresso nella mente per sempre» – ha sottolineato Francesco Tarantini.

Ed è da questa sua esperienza che nasce l’iniziativa di girare per ospedali, centri commerciali e scuole d’infanzia travestito da Spiderman. «Il fatto che Spiderman indossi una maschera che gli copre totalmente il viso aiuta molto l’identificazione con il personaggio. Spiderman E’ sempre stato un eroe spiritoso, ironico, che combatte il male facendo battutine e prendendo in giro gli avversari. Il suo umorismo piace molto ai bambini, e non solo a loro».

Lo scorso venerdì lo “Spiderman di quartiere” ha fatto tappa presso l’ospedale “Lorenzo Bonomo” di Andria per donare un sorriso ed una carezza ai bambini lì presenti. «Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto; porto su di me le cicatrici come se fossero medaglie, so che la libertà ha un prezzo alto quanto quello della schiavitù. L’unica differenza è che si paga con piacere e con un sorriso… anche quando quel sorriso è bagnato dalle lacrime» – queste le parole del giovanissimo foggiano in un post sulla pagina Facebook.

19 anni, un futuro dinanzi a sé, ma alla tipica domanda “cosa vuoi fare da grande?” Francesco risponde: «Portare un sorriso a coloro che vivono una situazione di sofferenza. Quando faccio visita ai bambini in ospedale leggo nei loro occhi il dolore, e per me che l’ho provato è come una spina nel fianco».

«Quando ero piccolo e osservavo il mondo da una finestra d’ospedale mi chiesi più e più volte se Spiderman mi venisse a trovare, purtroppo quel sogno non è mai stato realizzato. Quando sono diventato grande mi sono chiesto perché non diventare io lo Spiderman per questi bambini che affrontano la prova? Ed eccomi qui» – ha concluso Francesco Tarantino.

Vedi anche

Back to top button